Tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000, alcune moto sono nate per un solo scopo: divertire. Non cercavano l’approvazione dei puristi o il comfort da gran turismo. Erano moto ignoranti, nel senso più bello del termine: grezze, istintive, spesso sottovalutate… ma capaci di regalare emozioni vere.
Ecco le nostre preferite tra le “belve da sorriso facile”.

Suzuki TL1000S
La chiamavano “la moto pazza” e un motivo c’era. V-twin potente, ciclistica ballerina, impennava col solo pensiero. Aveva bisogno del famoso ammortizzatore di sterzo per non finire nei campi. Ma che sound. Che coppia. E che carattere.
Yamaha Fazer 600 (prima serie)
Sembrava una naked tranquilla… e invece: motore da R6, allungo esagerato, posizione comoda per andar forte ovunque. Non era raffinata, ma ti faceva volare senza bisogno di elettronica o mappature. Una “ignorantata” da tutti i giorni.
Ducati Monster 900 a carburatori
Burbera, ruvida, con frizione a secco che sembrava un sacco di bulloni agitati. Ma bastava spalancare il gas per innamorarsene. Una delle naked più carismatiche di sempre. Se l’accetti per com’è, non la lasci più.
Cagiva Elefant 900
Il nome dice tutto: grossa, ingombrante, affascinante come un animale preistorico. Con motore Ducati e stile Dakar, era una moto da veri duri. In città non ci stava… ma su sterrato faceva paura. E ignoranza, tanta.
Honda Hornet 600 (prima serie, 1998–2002)
Semplice, economica, affidabile. Ma il suo motore da CBR 600 gridava come un’arpia e spingeva forte oltre i 9.000 giri. Telaio flessibile, freni così così… ma il divertimento? Garantito. La regina delle “entry level ignoranti”.
Perché queste moto ci mancano?
- Perché avevano un’anima grezza ma autentica.
- Perché non chiedevano niente, ma davano tantissimo.
- Perché, in un mondo pieno di controlli elettronici, erano un calcio agli stinchi al perbenismo motociclistico.
Hai mai guidato una di queste “bestie sincere”?
Raccontacelo su motoanni2000.it e mandaci una foto. Se hai ancora le gomme quadrate, sei dei nostri